domenica 21 luglio 2013

Cosa scrivere per spedire a Londra, Regno Unito o in Inghilterra?

Capita molto spesso che, per indicare un paese dell'Europa  si utilizzi il nome di una regione che vi appartiene, piuttosto che il nome della nazione stessa. Questo vale in particolare per due paesi della comunità europea, e cioè il Regno Unito e i Pesi Bassi. Nel primo caso infatti, per indicare il Regno Unito spesso si utilizza in nome Inghilterra, che in realtà è solo una delle quattro nazioni costitutive del Regno Unito. La quale, ricordiamo, è costituita dalle quattro nazioni: Inghilterra, Scozia, Irlanda del Nord e Galles. Per quanto riguarda i paesi Bassi (Netherland) si utilizza spesso il nome Olanda, che in realtà è il nome di una regione dei Paesi Bassi che comprende  due province dell'Olanda Settentrionale e dell'Olanda Meridionale. Questi luoghi comuni o per meglio dire, questo uso improprio di un nome per identificare una nazione, può alle volte creare confusione e disguidi, in particolare nelle spedizioni. Come dire, uno straniero che deve spedire a Roma, anzichè scrivere Italia alla fine dell'indirizzo del destinatario, scriva invece Lazio. Fortunatamente però, ciò che più di tutti fa fede nelle spedizioni è il nome della città ed il cap, o zipcode. Ad ogni modo, molti corrieri espressi e spedizionieri in genere, per agevolare i propri clienti, danno la possibilità di utilizzare i diversi nomi negli indirizzi delle spedizioni. Nella pratica questo significa che se dovete spedire un pacco a Londra, potrete scrivere nell'etichetta di spedizione sia Regno Unito, sia Inghilterra. Allo stesso modo se dovete spedire un pacco ad Edimburgo, nel modulo d'ordine della spedizione potrete scrivere sia Regno Unito che Scozia. Stessa regola vale se dovete spedire un pacco ad Amsterdam, infatti potrete scrivere sia Paesi Bassi, che Olanda. 

lunedì 8 luglio 2013

Lo scambio di merci tra gli stati dell'Europa: normative ed operatori.

La politica dei trasporti in Europa è stata una delle prime politiche comuni dell'Unione Europea ed è disciplinata dal titolo VI del trattato sul funzionamento dell'UE.
Essa è nata con il principio essenziale di unificazione, come, in effetti, il resto delle normative che regolano i rapporti tra gli Stati membri della Comunità Europea.


Gli articoli che regolano questa materia si concentrano sull'eliminazione degli ostacoli delle frontiere degli Stati membri per contribuire alla libera circolazione dei beni e delle persone.
L'avere abolito le tariffe doganali riesce a favorire maggiormente gli scambi tra i paesi della comunità, ed essendo questi scambi la buona parte del traffico import-export europeo, anche questo è aumentato di volume, rimanendo sempre all'interno della Comunità, e possiamo guardare a tale provvedimento, se vogliamo, anche in un ottica di sviluppo sostenibile.
In particolare è importante focalizzare l'attenzione sul principio del reciproco riconoscimento del mercato interno, poiché è proprio questo che garantisce questa libera circolazione.
Nello specifico esso consiste nel fatto che a ogni Stato membro è vietato di impedire la vendita, sullo stesso territorio, di prodotti fabbricati legalmente in un altro Stato membro, a prescindere dagli standard qualitativi e tecnici imposti ai prodotti nazionali del paese in cui vengono importati tali beni.
Lo stesso vale per i servizi, ma concentriamoci ora sui beni. 
Per spedire un bene o merce da una città all'altra di uno Stato Europeo (Europa CEE) non c'è bisogno di documento di trasporto, fattura o documento doganale, inoltre i pacchi non sono soggetti a controllo doganale.


Le uniche restrizioni riguardano i casi di rischio per la salute pubblica o l'ambiente.
Tra le modalità di spedizione più veloci e sicure troviamo, in primis, il trasporto aereo, che è regolato da uno specifico regolamento riguardante la licenza di esercizio, l'accesso alle rotte e le tariffe, che sono fissate liberamente, tranne in caso di servizio pubblico, dai vettori aerei comunitari, di cui fanno parte solo quelle compagnie aeree che operano sopra certi standard di sicurezza, stabiliti dalla Comunità.
Scegliere il servizio aereo per il trasporto delle merci è allora una scelta consapevole e sicura dell'arrivo a destinazione del proprio bene in tutta sicurezza e nelle tempistiche ottimali.
I paesi della comunità europea in cui è possibile spedire facilmente sono:
Austria, Belgio, Repubblica Ceca,  Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Galles, Germania, Grecia, Inghilterra, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda (Paesi Bassi), Polonia, Portogallo, Regno Unito UK, Romania, Scozia, Slovacchia Repubblica, Slovenia, Spagna (No Isole Canarie), Svezia, Ungheria.
Nel panorama italiano è possibile rivolgersi a diversi spedizionieri che effettuano il servizio di trasporto e  spedizione in europa con  ritiro e  consegna a domicilio dei pacchi o pallet. Alcuni di questi operatori dispongono anche di un sito internet da cui è possibile prenotare la spedizione specificando  mittente, destinatario, quantità, peso, dimensioni di ingombro e tipologia di merce da trasportare.

F. Piccolo